Finale poco convincente.
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Split è un film del 2017 di M. Night Shyamalan, il regista di “Il Sesto Senso”.
Thriller psicologico, diretto in maniera classica, elegante e pulita. Shyamalan ha sviluppato la sua sceneggiatura su un soggetto liberamente ispirato alla figura di Billy Milligan, un criminale statunitense affetto da disturbo dissociativo dell'identità. Split è un film che ha come protagonista Kevin Wendell Crumb, persona con una grave forma di disturbo dissociativo dell’identità. Kevin ritrova al suo interno ben 24 personalità, tra cui una è denominata la bestia, un demone che si impossessa di lui nei momenti di forte stress e rabbia, questa personalità è quasi diabolica e cerca di impossessarsi di Kevin, tanto che esige un sacrificio umano. La pellicola affronta problematiche serie e reali e, soprattutto, lo fa con coscienza. Parlare di questi temi così delicati è un'impresa ardua, ma senza alcun dubbio facilitata dalla superba interpretazione di James McAvoy, che regala una prova più che convincente. Grandissima anche l’interpretazione di Anya Taylor-Joy, che interpreta il ruolo di una delle tre ragazze rapite, che per via del suo passato turbolento trova il coraggio di tentar di plagiare la personalità più debole di kevin, che è un bambino, per potersi mettere in salvo insieme alle altre ragazze, prima che qualche altra personalità più violenta venga fuori. Unica nota che stona a nostro parere va al finale del film, che - a nostro avviso - stravolge completamente la trama, infatti la pellicola che fino a quel momento aveva avuto un susseguirsi di eventi più che altro psicologici degni di un thriller ad alta tensione che si rispetti, sfocia nel soprannaturale e questo ci ha lasciato basiti e un pò delusi. sicuramente non ce lo aspettavamo, ma non ci è piaciuto affatto. comunque la critica è stata molto buona col film, sicuramente merito dell’interpretazione di James McAvoy a nostro parere. ma adesso vorrei parlare con voi di qualche curiosità riguardante il film. Per prima cosa il ruolo era stato scritto da Shyamalan su misura per Joaquin Phoenix ma non avendo trovato un accordo con la produzione alla fine il ruolo è stato assegnato a McAvoy che se l’è cavata fantasticamente. Come abbiamo detto prima, Shyamalan si è ispirato a Billy Milligan noto criminale statunitense affetto da disturbo dissociativo dell'identità, protagonista di un caso mediatico che sconvolse gli Stati Uniti d'America alla fine degli anni settanta. Colpevole di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie, assolto per infermità mentale. Il caso Milligan è di rilevante importanza nella storia giudiziaria statunitense: infatti per la prima volta un criminale, sebbene riconosciuto colpevole dei reati commessi, è stato assolto perché affetto da una patologia mentale che non lo rendeva responsabile delle azioni compiute. Con questa sentenza si è riconosciuto il disturbo dissociativo dell'identità essere una vera patologia e non una semplice nevrosi, come invece era stato considerato fino a quel momento. Billy Milligan dopo vari reati minori fu arrestato nel 1977 per aver rapito e stuprato 3 studentesse, da li dopo il processo, nel quale fu assolto, cominciò la sua lunga cura e la sua permanenza in vari istituti psichiatrici, fino al 1991 quando fu dichiarato innocuo e guarito dalla malattia di disordine mentale, così si stabilì in California, dove divenne proprietario di una casa di produzione cinematografica: la Stormy Life Productions. C'è stata una importante controversia sul film, accusato di presentare le persone affette da personalità multipla come violente e pericolose: in realtà non è detto che chi ne soffre abbia personalità malvagie. Adesso parliamo di qualche curiosità tecnica che riguarda il film: Notiamo in alcune scene la presenza di effetti speciali, anche se usati in maniera minimale e intelligente. Alcune scene sono state ritoccate in post-produzione dove sono stati migliorati alcuni elementi della scenografia o rimossi altri indesiderati. Per esempio nelle scene finali vediamo l'aggiunta di Muzzle flash (le scintille del fucile). Altro punto degno di nota e il lavoro svolto in CGI per abbellire il fisico di kevin quando si trasforma nella sua 24 esima personalità, LA BESTIA. In particolare sono state rielaborate la struttura delle ossa, dei muscoli e delle vene dell’attore James McAvoy per ottenere il risultato "bestiale" che vediamo nella pellicola. Il nostro voto è di 5,2, giustificato sopratutto dal finale che non si accosta a nostro parere completamente all’andamento della pellicola. In fin dei conti comunque, un film ben fatto, consigliato per gli amanti dei Thriller ad alta tensione.
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