Costruito circa 2400 anni fa, il teatro antico di Siracusa ha già iniziato a ospitare il ciclo di rappresentazioni delle tragedie greche per il 2023, che si terranno fino al 2 luglio.
Quest’anno, l’INDA (Istituto nazionale del dramma antico, nato proprio da un siracusano col desiderio di ridare vita al dramma) porta in scena tre tragedie e una commedia: il Prometeo incatenato, Medea, l’Ulisse e la Pace.
Prometeo incatenato racconta la ribellione del Titano, incatenato a una roccia per aver aiutato gli umani. Accorreranno da lui diversi personaggi, ma lui resterà della sua idea finendo nelle viscere della terra.
Medea è uno dei personaggi più celebri nella mitologia greca, l’astuta per eccellenza che ha
tramato vendette indicibili dopo essere stata abbandonata e messa in disparte per la corona, facendo terra bruciata attorno a lei.
Ulisse, l’ultima odissea, narra le vicende di Odisseo ancora lontano da Itaca, entrando nel flusso dei suoi ricordi dolorosi che ci restituiscono la meravigliosa storia che tutti conosciamo.
La Pace è una commedia che contiene tutti i tropi che la società greca, al tempo, amava tanto. L’obiettivo della commedia è far cessare la guerra e liberare Pace da un gigante che l’ha rinchiusa in una grotta.
Infine, ricordiamo che attraverso l’esperienza del teatro e della tragedia si sperimenta la catarsi, un vero e proprio rilascio di tensioni ed energie, forse accumulate anche in una memoria storica: perché sì, se questi spettacoli vengono ancora messi in scena è per la loro riuscita nel rappresentare il nucleo ombroso della natura umana.
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